Ospitalità a Sant’Oreste

La chiesa di San Lorenzo Martire venne realizzata su disegno di Jacopo Barozzi da Vignola e poi consacrata nell’anno 1600. Alcuni decenni dopo, nel 1638, fu costruito un organo da Ennio Bonifazi che venne installato sopra la cantoria lignea.

Indirizzo: Piazza San Lorenzo, 00060 Sant’Oreste (RM)

La chiesa di Santa Croce, annessa all’omonimo monastero, fu ampliata nel 1598 in occasione del trasferimento delle monache Agostiniane. Presenta un’unica navata e ospita una pala d’altare restaurata dedicata ai Santi Elena, Agostino e Nicola. Nell’antica sagrestia si conservano paliotti e reliquie. Al di sopra dell’aula si trova un elegante coro ligneo recentemente restaurato. La chiesa rappresenta un significativo esempio di arte sacra locale.

Oggi è visitabile grazie ai volontari del Corteo Storico di Sant’Oreste prenotando una visita.

Indirizzo: Piazza Cavalieri Caccia, 00060 Centro Storico Sant’Oreste (RM)

Telefono: +39 328.4840322

L’antica Parrocchia, documentata dal 1422, fu completamente ristrutturata nel 1595 con ampliamenti e assunse la struttura attuale a navata centrale e cappelle laterali. È sempre stata una chiesa tumulante con sepolture distinte e area presbiteriale riservata ai consiglieri. Conserva affreschi, tele sacre e una copia di Pierin del Vaga, con cappelle dedicate a vari santi tra cui S. Rocco e la Madonna Assunta.

La chiesa è curata da volontari, ed è visitabile contattando il numero di seguito.

Indirizzo: Via Pietro Zozi, 00060 Sant’Oreste Centro Storico (RM)
Telefono: +39 389.5539019 Tiziana

Il Palazzo Caccia Canali, costruito nel 1589 su iniziativa della famiglia Caccia sulle mura castellane, è un esempio di architettura rinascimentale con influenze manieriste, attribuito in parte al Vignola. Fu sede signorile, poi comunale dal 1934, e conserva affreschi degli Zuccari e la preziosa Croce di Bosso datata 1222. Oggi all’interno del Palazzo è possibile visitare il Museo Naturalistico del Monte Soratte e la Pinacoteca comunale che conserva opere di particolare pregio storico e artistico.

Indirizzo: Piazza Cavalieri Caccia, 00060 Centro Storico Sant’Oreste (RM)

Il sentiero inizia dalla Casa delle Arti e dei Mestieri (biglietteria Bunker).  Ripercorre un antico tracciato che offriva l’ascesa alle vette del Soratte dal versante sud. Esso è riportato nei documenti del Comando Supremo della Wehrmacht del Generale Kesselring come “Hohenstrasse der Wehrmacht” , un sentiero percorso dalle truppe tedesche per salire verso gli avamposti di contraerea disseminati sulle vette del Monte. Lungo il tracciato sono ancora visibili i resti di punti di difesa del periodo di occupazione bellico.

Sentiero n°: 204C
Durata: 40′ circa
Lunghezza: 1,6 km ca
Grado di difficoltà: da medio a difficile

Il sentiero “Le Sentinelle” è un tracciato che ricalca il perimetro della recinzione militare installata durante la Seconda Guerra Mondiale per delimitare la zona militare. Tale sentiero, dopo essere stato recintato nel periodo bellico, era percorso giorno e notte dalle sentinelle che vigilavano sul Comando Supremo della Wehrmacht guidato dal Generale Albert Kesselring. Dopo la fine della guerra, il percorso fu utilizzato dalle sentinelle dell’Esercito che montavano di guardia alla polveriera fino ai primi anni ’60 e, dalle guardie armate che sorvegliavano il Bunker antiatomico fino ai primi anni ’90. Lungo il tracciato sono ancora visibili i resti di alcuni avamposti del periodo bellico.

Sentiero n°: 204B
Durata: 25 min ca
Lunghezza: 970 mt ca
Grado di difficoltà: medio

Il sentiero parte dalla cappella votiva dell’Annunziata, lungo il percorso pedonale che porta al Santuario di Santa Maria delle Grazie. Il primo degli Eremi che si incontra lungo il sentiero è quello della Chiesa di Santa Lucia che sorge sulla prima vetta del Monte Soratte. Il sentiero conduce anche alla chiesa di Sant’Antonio, al Santuario di Santa Maria delle Grazie, all’Eremo di San Sebastiano ed infine alla Chiesa di San Silvestro posta sulla cima più alta del Monte Soratte.

Sentiero n°: 205
Durata: 1 ora e 30′ ca
Lunghezza: 1,4 km ca
Grado di difficoltà: medio

Il sentiero parte da Largo Don Mariano De Carolis. Seguendo il tracciato si giunge in prossimità delle cavità localmente denominate “Meri”: si tratta di 3 imponenti pozzi carsici, di cui sono ben visibili gli imbocchi. Proseguendo si raggiunge l’Eremo di Santa Romana, una chiesa rupestre in cui all’interno è stata ricavata una vasca per raccogliere lo stillicidio dell’acqua che, secondo la leggenda tramandata da generazioni, veniva usata per devozione dalle madri con difficoltà di lattazione.

Sentiero n°: 203
Durata: 1 ora ca
Lunghezza: 1,5 km ca
Grado di difficoltà: facile

Il sentiero inizia dal tratto finale del “Percorso Vita”, aggirando la vetta del Monte Soratte posta più a nord. Il nome del sentiero è dato dalla presenza lungo l’itinerario di alcune grotte naturali. Lungo il percorso è possibile notare dei ruderi della “Casaccia dei ladri” e un’imponente roccia chiamata “Sasso di S. Nonnoso”: secondo la leggenda la rupe venne spostata dal santo per procurare ai monaci il terreno adatto alla coltivazione di un orto. Nella parte finale, oltre una ripida salita il sentiero conduce all’Eremo di San Silvestro.

Sentiero n°: 206
Durata: 1 ora e 15′ ca
Lunghezza: 1,3 km ca
Grado di difficoltà: medio

L’inizio di questo sentiero si trova lungo il “Percorso Vita” e termina sulla strada pedonale che porta al Santuario di Santa Maria delle Grazie. Lungo tutto il tracciato si possono osservare i resti delle cosiddette “Carbonare” e la ricostruzione di una di esse, a testimonianza della tecnica anticamente usata per la produzione di carbone con il legname ricavato dal taglio dei boschi circostanti.

Sentiero n°: 202A
Durata: 30 min ca
Lunghezza: 0,65 km ca
Grado di difficoltà: facile

La Chiesa di S. Silvestro è eretta sulla cima più alta del monte, dove al tempo degli antichi romani era il tempio di Apollo. Dopo le incursioni barbariche venne ricostruita da Carlomanno nel 747, conserva elementi carolingi e romani. L’interno a tre navate ospita un altare composto da frammenti di schola cantorum e una cripta con il sepolcro del Beato Paolo Giustiniani. Di grande rilievo gli affreschi votivi, databili dal Duecento al Quattrocento, tra cui spiccano la vita di S. Barbara e figure di santi. La chiesa rappresenta un prezioso esempio d’arte monastica medievale nel Lazio.

Per aperture con visite guidate è possibile contattare Avventura Soratte.

Telefono: +39 339.8800286 William

Il Santuario di Santa Maria delle Grazie sorse nel XVI sec. su una cappella con un’immagine miracolosa della Vergine, poi trasferita nella nuova chiesa nel 1721 dai Cistercensi, che ampliarono il complesso nel 1628. L’affresco, forse di Antoniazzo Romano, fu restaurato e spostato nel 1978. All’interno si trovano opere dedicate a S. Nonnoso, S. Gregorio Magno e un cippo per un monaco cistercense. La festa si celebra la seconda domenica dopo Pasqua, dal 1827.

Il Santuario è curato da Frate Giuseppe ed è visitabile contattandolo.

Telefono: +39 320.8127821

La Riserva Naturale del Monte Soratte è stata istituita nel 1997 ed è interamente compresa nel Comune di Sant’Oreste con un’estensione di circa 450 ettari. La natura calcarea del Soratte è alla base di fenomeni carsici sotterranei che interessano tutto il corpo del rilievo dando vita a cavità talvolta collegate tra loro localmente denominate “Meri”. Nonostante la cima più alta raggiunga solo la quota di 693 metri, dalla sommità del Monte si può ammirare un panorama unico. All’interesse naturalistico la Riserva unisce anche quello storico-monumentale per la presenza di più eremi che testimoniano la vocazione religiosa del sito conosciuto sin dai tempi più antichi come la “Montagna Sacra”.

Piccola ma suggestiva falesia panoramica, immersa nel cuore della Riserva Naturale del Monte Soratte. Le prime 14 vie furono tracciate nei primi anni ’80. Negli ultimi anni, alcuni volontari si dedicano alla manutenzione del sito e alla creazione di nuovi itinerari.

Si invitano tutti i frequentatori a mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri visitatori.

Dal 1814, ogni ultima domenica di maggio si celebra la festa della Madonna di Maggio, culminante con la Fiaccolata del Monte Soratte. Centinaia di fasci di canne vengono predisposti e poi accesi contemporaneamente creando uno spettacolo suggestivo. L’evento si conclude con fuochi d’artificio e grande partecipazione popolare.